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Nel corso della storia, l'idea di sensualità femminile è stata plasmata da norme sociali, culturali e politiche. Dall'arte rinascimentale, in cui le donne venivano idealizzate in forme curve e sensuali, fino all'epoca moderna, l'immagine della donna sexy si è evoluta. Nella Grecia antica, figure come Afrodite simbolizzavano la bellezza e la sensualità, mentre nell'epoca moderna la donna era spesso vista con una lente puritana e moralista.

Soprattutto a partire dalla decade del 1920, si è verificata una significativa trasformazione nella rappresentazione della donna nella società. Con l'avvento dei movimenti femministi e della liberazione sessuale, l'idea di sensualità si è associata all'emancipazione femminile e all'autonomia corporale, ma questa liberazione ha anche comportato nuove forme di sfruttamento ed estigmatizzazione.

Anche la moda svolge un ruolo cruciale nella costruzione dell'immagine della donna sexy. Negli anni '50 e '60, figure come Marilyn Monroe e Brigitte Bardot sono diventate icone di sensualità, plasmando ciò che era considerato attraente e desiderabile. Inoltre, questa rappresentazione midiática riduce spesso la donna a un oggetto di desiderio, ignorando la sua complessità e individualità.

Nella contemporaneità, la proliferazione dei social network ha modificato in modo significativo il modo in cui le donne si vedono e sono viste, consentendo loro di condividere le proprie narrazioni sensuali, promuovendo una visione più diversificata e individuale di ciò che significa essere sexy.